lunedì 29 marzo 2010

Le sensazioni derivanti dai colori

Lo studio del colore è una materia che ha interessato molti uomini del passato. Pochi sanno che il celebre Wolfgang Goethe è stato autore di un saggio scientifico sui colori.
Quando noi vediamo un colore siamo influenzati emotivamente da più fattori connessi al medesimo.
Alcuni di questi sono inconsci, legati alle radici più profonde della natura umana. Se, ad esempio, vediamo un colore rosso acceso, istintivamente, siamo portati ad esserne attratti, non necessariamente perchè sia bello, ma perchè è un segnale d'allarme. Comunemente, a parte qualche fiore o frutto, il rosso vivo è interpretato dalla mente come sangue. E' quindi connesso alle emozioni più vive. Il verde, ad esempio, ci rilassa (perchè? pensateci).
L'altro fattore che ci condiziona, quando vediamo dei colori, è quello culturale e se, vogliamo, religioso.
Questo deriva dal modo tradizionale in cui siamo abituati a vedere certe cose o certe situazioni (il bianco ci ispira purezza spirituale, ad esempio).
La natura stessa si serve di alcuni colori per creare situazioni d'allarme, pensiamo ad esempio ai colori vivaci di alcuni serpenti velenosi o rane ancora più velenose, a magari anche semplicemente alle api!
Grazie a questa conoscenza, i pittori possono giocare nella scelta dei colori e, consciamente, convogliare lo spettatore (ignaro) verso ciò che intendono trasmettere.


Chi può nascondere che il grande pittore svedese Anders Zorn, in questo autoritratto, grazie alla scelta colorisitica, non intendesse far trasparire il suo temperamento focoso?

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